Alimentazione e fertilità

L’infertilità è uno dei principali problemi della società moderna. L’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita come una vera e propria patologia, caratterizzata da assenza di concepimento dopo 12-24 mesi di regolari rapporti sessuali non protetti; dati forniti dall’Istituto Superiore di Sanità hanno mostrato come, nel nostro paese, colpisca il 15% delle coppie.

Tra le cause ci possono essere non soltanto patologie ma anche errati stili di vita ed una corretta informazione è alla base della prevenzione. Stress e cattive abitudini alimentari sono in grado di interferire sulla capacità riproduttiva di uomini e donne.

Uno studio condotto nel 2006 su 12.579 soggetti del Southampton Women’s Survey ha dimostrato come lo stato nutrizionale preconcezionale femminile e maschile influenzi la fertilità e le condizioni perinatali. Un peso corporeo al di fuori di un range di normalità (Indice di Massa Corporea>25), pattern dietetici ipercalorici o estremamente ipocalorici esercitano un impatto negativo sulla funzione ovulatoria, sulla spermatogenesi e sull’impianto embrionale, influenzando, così, i tempi di concepimento. I fattori nutrizionali possono, quindi, influenzare non solo la maturazione degli ovociti ma anche la qualità degli embrioni e l’efficienza dell’impianto. Esistono, quindi, regimi alimentari ad-hoc? Studi condotti in Nord America, Europa, Medio Oriente ed Asia, hanno evidenziato come la dieta Mediterranea, caratterizzata da un maggior consumo di cereali integrali, legumi, pesce, carni bianche, frutta e verdura, olio extravergine di oliva fosse associata ad una miglior qualità dello sperma. Il Nurses’ Health Study II, invece, ha evidenziato come un’aderenza più elevata alla “dieta della fertilità”, caratterizzata da un elevato consumo di grassi monoinsaturi, proteine vegetali, vitamine, carboidrati a basso indice glicemico fosse associata ad un rischio più basso di infertilità legata a cause ovulatorie.

Dati presenti in letteratura, hanno, inoltre, dimostrato come pattern dietetici “occidentali”, poveri di fibre e ricchi di grassi saturi e zuccheri fossero collegati a maggiori difficoltà di concepimento.

Bibliografia

Diet and lifestyle in the prevention of ovulatory disorder infertility
Pre-pregnancy fast food and fruit intake is associated with time to pregnancy
Dietary pattern analysis: a new direction in nutritional epidemiology
Cohort profile: The Southampton Women’s Survey
Nutrition and Female Fertility: An Interdependent Correlation