Mese della prevenzione: prevenire con alimentazione

Ottobre è il mese rosa, il mese della sensibilizzazione, il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno.

Con 54.976 nuove diagnosi stimate per il 2020 e circa 60.000 nuovi casi stimati nel 2022, questa patologia è quella più frequentemente diagnosticata, indipendentemente dall’età, e rappresenta quasi il 30% di tutte le neoplasie.
La probabilità di ammalarsi aumenta con il passare del tempo: la curva di incidenza aumenta esponenzialmente fino alla menopausa, rallenta dopo la menopausa, per poi risalire dopo i 60 anni.
Oltre all’età ci sono anche altri fattori di rischio, modificabili e non:

  • Fattori genetici: il 5-7% dei casi risulta essere legato a fattori ereditari, ¼ dei quali
    determinati dalla mutazione dei geni BRCA1 e 2
  • Fattori riproduttivi: lunga durata del periodo fertile (menarca precoce e menopausa
    tardiva), nulliparità o prima gravidanza dopo i 30 anni, mancato allattamento al seno
  • Fattori ormonali e metabolici: maggior rischio in caso di assunzione di contraccettivi orali
    o terapia endocrina sostitutiva, iperglicemia, iperinsulinemia , elevati livelli di fattori di
    crescita (in particolare IGF-1), elevati livelli di estrogeni, obesità, sindrome metabolica
  • Fattori dietetici: elevato consumo di bevande alcoliche e grassi animali e basso consumo
    di fibre
  • Radiazioni
  • Fumo
    È possibile prevenire e per farlo è indispensabile agire sui fattori di rischio modificabili, adottando uno stile di vita sano.
    Come prima cosa è importante mantenere un peso “salutare” ed un Body Mass Index (BMI) compreso tra 18.5 e 24.9 kg/m 2 per tutta la vita. È stato dimostrato come il sovrappeso e l’obesità alterino numerosi pathways ormonali e studi hanno evidenziato come in pre e post menopausa le
    donne sovrappeso ed obese si ammalano di più rispetto alle donne normopeso. Come comportarsi dal punto di vista nutrizionale? Non ci sono conclusioni univoche. Studi osservazionali hanno, comunque, mostrato come l’aderenza ad un pattern alimentare di tipo Mediterraneo, caratterizzato dal consumo di cereali integrali, proteine vegetali, alimenti ricchi in grassi monoinsaturi e omega-3 (Es. pesce azzurro, frutta secca, semi oleosi, olio EVO), frutta fresca e verdura svolga un’azione protettiva. Si raccomanda, quindi, il consumo giornaliero di 5 porzioni di frutta e verdure non amidacee. Le fibre, ad esempio, presenti in questi alimenti sono in grado di rallentare l’assorbimento degli zuccheri, evitando i tanto temuti picchi glicemici ed insulinemici; i polifenoli, invece, sono in grado di inibire l’azione di un enzima responsabile della sintesi estrogenica.
    Zuccheri semplici, grassi saturi, carni rosse e processate sono considerati potenziali fattori di rischio in quanto sono in grado di aumentare i livelli circolanti di estrogeni, fattori di crescita cellulari (IGF-1) e citochine pro-infiammatorie.
    Una recente metanalisi, ha valutato l’associazione tra il consumo di carne rossa e processata e l’insorgenza del tumore al seno: il rischio aumenta del 6% in caso di consumo di carne rossa, del 9% in caso di consumo di carni processate ed è importante sottolineare come le tecniche di cottura utilizzate possano impattare negativamente sul rischio. Si suggerisce, quindi, di evitare o consumare in minime quantità salumi e carni processate e di limitare il consumo di carni rosse a non più di 3 porzioni a settimana (350-500g peso cotto).

Altro fattore di rischio modificabile su cui “lavorare” è il consumo di alcolici. L’etanolo, infatti, è in grado di aumentare le concentrazioni di estrogeni nel sangue tramite diversi meccanismi, con conseguente maggior esposizione del tessuto mammario ai loro effetti e maggior rischio di
patologia.
Lo studio EPIC (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), ad esempio, ha mostrato come con un aumento di 10g/die di etanolo (Es. calice di vino, lattina di birra, bicchierino di liquore o distillato) si assista ad un aumento del rischio pari al 4.2%. Altri studi, invece, hanno mostrato come il consumo di 10g di etanolo al giorno fosse in grado di aumentare il rischio di patologia del 5% in pre-menopausa e del 9% nel post-menopausa.
Calcio e vitamina D potrebbero essere correlate, invece, ad un minor rischio di patologia, in particolare nel periodo pre-menopausa.

Bibliografia:
Cauley, J.A.; Chlebowski, R.T.; Wactawski-Wende, J.; Robbins, J.A.; Rodabough, R.J.; Chen, Z.;
Johnson, K.C.; O’Sullivan, M.J.; Jackson, R.D.; Manson, J.E. Calcium plus vitamin D
supplementation and health outcomes five years after active intervention ended: The Women’s
Health Initiative. J. Womens Health 2013, 22, 915–929.

Chen GC, Chen SJ, Zhang R, Hidayat K, Qin JB, Zhang YS, et al.Central obesity and risks of pre- and postmenopausal breast cancer: a dose-response meta-analysis of prospective studies. Obes Rev. 2016;17(11):1167-1177
De Cicco P., Catani MV et al. Nutrition and Breast Cancer: A Literature Review on Prevention, Treatment and Recurrence. Nutrients 2019, 11, 1514; doi:10.3390/nu11071514

Du M, Liu SH, Mitchell C, Fung TT. Associations between Diet Quality Scores and Risk of Postmenopausal Estrogen Receptor-Negative Breast Cancer: A Systematic Review. J Nutr. 2018 Jan 1;148(1):100-108.
Linee Guida AIOM, https://www.aiom.it/wp- content/uploads/2021/11/2021_LG_AIOM_Neoplasie_Mammella_11112021.pdf.pdf

Pasanisi P, Villarini A, Bruno E, Raimondi M, Gargano G, Berrino F. Nutritional advice to breast cancer survivors. Support Care Cancer. 2010;18 Suppl 2:S29-S33
Romieu I, Scoccianti C, Chajes V et al. Alcohol intake and breast cancer in the European prospective investigation into cancer and nutrition. Int J Cancer. 2015;137:1921-1930


Schwingshackl L, Schwedhelm C, Galbete C, Hoffmann G. Adherence to Mediterranean Diet and Risk of Cancer: An Updated Systematic Review and Meta-Analysis. Nutrients. 2017;9(10). pii: E1063. doi: 10.3390/nu9101063.
2- Schütze, M.; Boeing, H.; Pischon, T.; Rehm, J.; Kehoe, T.; Gmel, G.; Olsen, A.; Tjønneland, A.M.; Dahm, C.C.; Overvad, K.; et al. Alcohol attributable burden of incidence of cancer in eight European countries based on results from prospective cohort study. BMJ 2011, 342, 1–10.


World Cancer Research Fund, Third Expert Report on “Diet, Nutrition, Physical Activity and Cancer: A Global Perspective”. Available online: https://www.wcrf.org/dietandcancer/breast-cancer