Infertilità maschile, lo spermiogramma può aiutarci a capire

Quando una coppia riscontra delle difficoltà nel raggiungimento di una gravidanza, spesso si pensa ad un problema femminile ma in realtà le problematiche possono essere anche maschili, come quelle riguardanti il liquido seminale. Esistono degli esami come lo spermiogramma che possono aiutarci a capire meglio se il problema esiste o meno e in cosa consiste.

CHE COS’E’ E A COSA SERVE LO SPERMIOGRAMMA

Lo spermiogramma è un esame che va a valutare la fertilità maschile ed è un parametro molto affidabile, ma non è l’unico. Solo nei casi di azospermiaassenza di spermatozoi, si può parlare di incapacità fecondativa dell’ovocita. In tutti gli altri casi, che siano di scarsa concentrazione o scarsa motilità, non possiamo essere certi al 100% che il paziente non sia fertile. Questo esame è caratterizzato da due tipi di valutazioni:

  • Macroscopica, riguardante il ph, la viscosità, la fluidificazione, il volume e il colore
  • Microscopica, riguardante la concentrazione, la motilità, la morfologia e la vitalità

COME PREPARARSI A QUESTO ESAME

Per effettuare uno spermiogramma il paziente deve seguire delle indicazioni precise in modo che non si vada ad intaccare la qualità del campione e di conseguenza il risultato dell’esame:

  • astinenza dai rapporti sessuali per un minimo di 3 giorni e un massimo di 5 giorni
  • non aver contratto febbre o altre malattie almeno nei 2 mesi precedenti all’esame (anche se 3 mesi sarebbe più indicato poiché la rigenerazione degli spermatozoi è intorno ai 70 giorni)
  • non aver assunto antibiotici poiché la loro composizione può influire sulla motilità e sulla concentrazione degli spermatozoi nel campione

CHE COS’E’ IL TEST DI CAPACITAZIONE

Il Test di Capacitazione è un approfondimento dello spermiogramma che prevede una serie di lavaggi in grado di separare quello che è il plasma seminale dagli spermatozoi. In questo modo vengono separati gli spermatozoi con maggior motilità e miglior morfologia andando così a visualizzare e ricavare la proporzione degli spermatozoi in grado di fecondare l’ovocita da quelli che non sono nelle condizioni ottimali. E’ un ottimo metodo per valutare la capacità fecondante del campione.

E’ SUFFICIENTE ESEGUIRE UN SOLO SPERMIOGRAMMA

Purtroppo, essendoci molta variabilità biologica tra un campione di liquido seminale ed un altro, è consigliabile eseguirne almeno due a distanza di una settimana/un mese massimo. Se i due risultati sono molto differenti è utile l’esecuzione di un terzo esame definitivo dopo 2-3 mesi in modo che la spermatogenesi, cioè la nuova formazione e maturazione degli spermatozoi, sia completa. Ovviamente la necessità di eseguirne più di uno si presenta solo se il primo effettuato non ha raggiunto un risultato ottimale.