Nel Centro Medico Tree of Life di Milano è appena arrivato un nuovo servizio: la Biopsia Endometriale eseguita dalla Dottoressa Riviello e dalla Dottoressa De Lauretis. Ora cerchiamo di capire meglio che cos’è, perché viene effettuata, come si esegue, la preparazione necessaria e le eventuali complicanze.
Che cos’è
La biopsia endometriale è una procedura che consente di prelevare una piccola porzione di endometrio, che è quella parte di tessuto che riveste internamente l’utero e che è di fondamentale importanza per l’impianto embrionale.
In cosa consiste
Una volta prelevato il tessuto viene inviato in laboratorio dove viene messo in coltura, e analizzato al microscopio con tecniche particolari di immunoistochimica. La parte che viene posta in coltura servirà per eseguire l’endometriocoltura, cioè per accertare la presenza di germi e batteri nella cavità uterina. Il resto del tessuto viene analizzato al microscopio per valutare la struttura dell’endometrio stesso, datarlo in modo da capirne la maturazione e verificare che sia sincrona rispetto al ciclo mestruale. Un’ulteriore indagine consiste nell’approfondimento immunologico, utile nei casi di infertilità soprattutto in donne che hanno avuto dei fallimenti di impianto ricorrenti. In questo caso vengono ricercate le cellule NK (Natural Killer) e tipizzate in quanto in alcuni studi, la loro espressione con particolari recettori, sembra essere associata ad una disregolazione immunitaria che interferisce negativamente con l’impianto.
Perchè viene effettuata
Questo esame oltre che per aiutare l’indagine legata alla fertilità può essere eseguito anche per altre indicazioni come: per sospetta endometrite, ispessimenti endometriali o polipi, tuttavia in questi casi è consigliabile eseguirla sotto guida isteroscopica.
Come si esegue la biopsia endometriale
Previa disinfezione dei genitali esterni, si procede ad evidenziare il collo dell’utero che viene pinzato con una pinza di Hegar per migliorarne la posizione. Si inserisce un catetere che viene fatto roteare sulle pareti uterine per raccogliere piccoli frammenti della mucosa endometriale. Questa procedura può essere eseguita due volte se è necessario effettuare un’endometriocoltura ed un esame istologico e/o immunologico.
Quali sono le complicanze di questo esame
Possono verificarsi i seguenti disturbi a seguito di questo procedimento:
- dolore al prelievo
- sindrome vagale (formicolio agli arti, sensazione di nausea e sudorazione, in casi rari, svenimento)
- insufficienza di materiale prelevato (talvolta, per motivi indipendenti dall’operatore, è possibile che il non sia sufficiente per l’analisi ed è pertanto necessario ripetere il prelievo il mese successivo
- perdita ematica (di solito contenuta)
- perforazione della parete uterina (eventualità possibile ma remota)
E’ necessaria una preparazione per la biopsia endometriale?
In genere non è necessaria alcuna preparazione ma in alcuni casi per ridurre il fastidio può essere somministrato un antinfiammatorio non steroideo un’ora prima della procedura come raccomandato dalle linee guida per l’isteroscopia ambulatoriale scritte dalla Società Italiana di Endoscopia Ginecologica. Non è necessario essere a digiuno o eseguire esami preventivi. Per le pazienti in età fertile c’è un’unica precauzione che consiste nell’esecuzione dell’esame nel giusto periodo della fase del ciclo (10°-24° giorno del ciclo) e astensione dai rapporti sessuali non protetti nei giorni intercorrenti fra l’ultima mestruazione e il momento dell’esame. Qualsiasi ritardo mestruale richiede l’esecuzione di un test di gravidanza in via preventiva. Per le pazienti in menopausa (non in terapia sostitutiva ormonale), l’esame può essere eseguito in qualsiasi momento. Per le persone sottoposte a cure farmacologiche o che assumono farmaci specifici, è necessario comunicarlo in corso di visita preliminare per la programmazione dell’esame.
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