La gravidanza extrauterina

Questo tipo di gravidanza è più correttamente chiamata ectopica ed è una condizione che si verifica in alcune ciscostanze, comporta determinati sintomi e può essere trattata con vari metodi. Facciamo chiarezza su quelle che sono le domande più comuni su questo tipo di gestazione.

Che cos’è e come avviene

La gravidanza ectopica si verifica quando l’ovulo fecondato si impianta in una sede che non è l’utero. Trattare, ma soprattutto riconoscere, in tempo questa condizione è fondamentale e importantissimo perchè in questo modo si può cercare di preservare le possibilità per future gravidanze. Un’individuazione precoce è essenziale poichè il ritardo può addirittura risultare mortale per la madre.

Dove può formarsi una gravidanza extrauterina

Quando l’embrione si impianta al di fuori dell’utero si parla di gravidanza ectopica extrauterina e può essere:

  • gravidanza tubarica
  • gravidanza ovarica
  • gravidanza addominale

Se invece l’annidamento si verifica sempre all’interno dell’utero ma in una sede impropria si parla di gravidanza ectopica intrauterina e può verificarsi:

  • nel canale cervicale (gravidanza cervicale)
  • nell’ostio tubarico (gravidanza cornuale)

Quali sono le cause

Possono essere molteplici ma si possono fare alcune suddivisioni principali:

  • alterazìoni ormonali
  • alterazioni embrionali
  • alterazioni anatomiche

Se gli ormoni risultano alterati possono essere causa di gravidanza di questo tipo, nello specifico gli ormoni sono gli estrogeni ed il progesterone. Questi due creano alterazioni nei tempi che occorrono alla cellula uovo sia per raggiungere l’utero che per essere fecondata. Capita particolarmente nelle donne che ricorrono a metodi contraccettivi dell’ultimo minuto che portano gli estrogeni a livelli molto alti. Anche le donne che ovulano ripetutamente in ritardo o che per lughi periodi hanno assunto la pillola sono soggette.

Le cause embrionali sono più difficili da definire rispetto alle altre due anche se le donne che intraprendono percorsi di fecondazione assisitita sono più a rischio per vari motivi, come alterazioni o danni all’embrione durante l’annidamento dell’ovulo.

Per le alterazioni anatomiche le più comuni sono:

  • aderenze
  • endometriosi
  • salpingiti
  • diverticoli
  • infezioni batteriche
  • fibromi uterini
  • IVG (interruzioni volontarie di gravidanza)
  • interventi chirurgici endopelvici o alle tube
  • IUD (che se inserita male causa infezioni)

Tra quelle appena elencate si è visto che le salpingiti sono fra le cause maggiori.

Esistono i fattori di rischio

Sono stati studiati molti casi e fatte varie ricerche e sembrerebbe che fra i fattori di rischio ci siano i seguenti:

  • MST (malattia sessualmente trasmissibile) precedente alla gravidanza
  • una precedente gravidanza extrauterina
  • IUD che in casi rari non ha protetto dalla gravidanza
  • interventi alle tube
  • endometriosi
  • trattamenti per la fertilità
  • fumo

Quali sono i sintomi

Si avvicinano moltissimo a quelli di una normale gravidanza e di solito compaiono dopo la 5° settimana di gestazione e possono essere:

  • nausea
  • mestruazioni assenti
  • seno teso
  • dolore uterino
  • mal di schiena a livello lombare

Con il proseguire della gestazione possono comparire delle perdite di sangue scure e acquose che vengono frequentemente confuse con il ciclo mestruale. In caso di forte peggioramento dei sintomi precedenti o con dolore forte ed improvviso all’addome e/o alla spalla, mancamenti e sanguinamento abbondante è bene andare velocemente al pronto soccorso poichè se la tuba dovesse rompersi, la salute della donna è a forte rischio.

Come capire se si tratta proprio di questo tipo di gravidanza

La prima cosa che una donna è portata a fare di solito è un test di gravidanza che se fatto troppo precocemente può dare risultato negativo. Per riconoscerla solitamente viene effettuata un’ecografia in modo da visualizzare l’esatta posizione della camera gestazionale. Oltre a questo è importante effettuare il dosaggio delle Beta HCG. Le beta si comportano in maniera differente a seconda del tipo di gravidanza (ectopica e non). In una gestazione normale raddoppiano ogni 48-72 ore mentre in quella extrauterina tendono ad aumentare lentamente. Ecco perchè anche i test di gravidanza possono dare falsi negativi, proprio a causa di questo lento incremento degli ormoni. Purtroppo anche le ecografie eseguite troppo precocemente possono impedire la visione dell’impianto dell’ovulo fecondato.

Come comportarsi

La stragrande maggioranza dei casi di gravidanze ectopiche si interrompe nel primo mese (4 settimane) con un aborto spontaneo. Nel caso questo non avvenga o il tutto venga scoperto prima si possono verificare 3 cose:

  • vigile attesa, la donna viene tenuta sotto controllo se sta bene, non ha dolori o perdite fino a che la condizione non si risolva con l’aborto. Il monitoraggio della situazione viene fatto con esami del sangue, visite ed ecografie
  • uso di medicinali come terapia, il più utilizzato è il metrotrexate, un farmaco che impedisce all’embrione di crescere. Non è una medicina che va somministrata con leggerezza infatti viene usato in particolar modo in uno stadio iniziale e se la donna non presenta perdite o dolori e non ha problemi di coagulazione o renali
  • intervento chirurgico, lo si effettua se la paziente non può assumere il farmaco o se questo non ha prodotto gli effetti sperati. L’intervento più utilizzato è la laparoscopia con cui si rimuovono camera gestazionale e feto; nei casi più estemi viene rimossa anche la tuba

Si può rimanere di nuovo incinta

Se una gravidanza extrauterina si è conclusa con un aborto spontaneo e senza nessuna compromissione delle tube, non si verificano di solito problemi legati alla fertilità per future gravidanze. Anche se è bene evidenziare che, per chi ha già avuto una gravidanza ectopica, il rischio di averne un’altra aumenta. Sulle tempistiche per provare a concepire nuovamente non ci sono indicazioni o limiti precisi da rispettare, tranne che, per le donne sottoposte a metotrexate alle quali è consigliato di far passare almeno 3 mesi prima di tentare di nuovo per via degli effetti che questa medicina potrebbe avere sulle fasi iniziali di sviluppo del feto.

Esistono gravidanze extrauterine portate a termine

Purtroppo in questo tipo di gestazione il feto non sopravvive, non è quindi possibile che abbia un esito positivo o possa essere portata a termine.